- 2 Bagni
- 2 Camere
- 166 m2
- Anno 1600
- Sp. Cond.: €280
- Piano:3
Descrizione
CENTRO STORICO – A pochi passi da Piazza Sant’Eustachio e Largo di Torre Argentina, all’interno di pregevole edificio storico , proponiamo in vendita un appartamento di 166 mq di rara bellezza, caratterizzato da un incantevole terrazzo a livello di 10 mq.
L’immobile, situato al terzo piano, è composto da: doppio ingresso, ampia cucina living con accesso sulla terrazza, salone con affacci esterni, una spaziosa camera da letto con ampia cabina armadio, un’ulteriore camera da letto, due bagni, zona lavanderia. Completa la proprietà una terrazza a livello.
Ogni dettaglio è stato curato con la massima attenzione: le travi in legno a vista e i soffitti a cassettoni valorizzano l’altezza degli spazi, mentre il pavimento in parquet conferisce calore e raffinatezza. L’appartamento è un esempio perfetto di armonia tra stile classico e comfort contemporaneo. Il terrazzo, un angolo di tranquillità esclusivo, è l’ideale per godersi momenti di pace all’aria aperta, in un contesto unico nel cuore di Roma. La posizione, nel cuore pulsante del Centro Storico, conferisce a questa proprietà un valore inestimabile. Vivere qui significa essere immersi nella storia e nel fascino senza tempo della Capitale, con la possibilità di godere della sua bellezza ogni giorno. Un’opportunità irripetibile per chi cerca un’abitazione esclusiva, un rifugio raffinato nel centro di Roma, che coniuga il privilegio di una posizione invidiabile con l’intimità e il comfort di uno spazio privato e unico.
Il prezzo di richiesta è pari ad € 1.700.000,00 Consulente immobiliare: Daniele Battisti RIF153BH24 Tel 06.96006341
Piazza di S.Eustachio prende il nome dalla chiesa che qui vi sorge, anche se anticamente era denominata “piazza della Schola“, in riferimento al vicino palazzo della Sapienza. Le origini della chiesa sono legate ad una leggenda cristiana secondo la quale questa sorgerebbe sulla casa del centurione Placido, il quale, nell’andare a caccia sui monti della Mentorella sopra Tivoli, s’imbatté in un cervo che fra le ramose corna portava il volto del Redentore. Scosso dal miracolo, Placido si convertì e, battezzato, prese il nome di Eustachio. Qualche anno dopo, sotto il regno di Adriano, reo di essere cristiano e di non onorare gli Dèi, fu esposto ai leoni insieme alla moglie ed ai figli, ma gli animali, miracolosamente, non osarono toccarli, anzi, chinarono la testa e si allontanarono. Allora l’imperatore fece rinchiudere Eustachio e la famiglia in un toro di bronzo infuocato. Sulla sua casa, trasformata in luogo di culto, sorse più tardi la chiesa di S.Eustachio; fu riedificata da Celestino III nel 1195 circa, epoca alla quale risale anche il campanile romanico, una delle poche sopravvivenze della chiesa m